"Colui che vi parla è l'ombra di Sofocle. Sono qui arbitrariamente destinato a inaugurare un linguaggio troppo difficile e troppo facile: difficile per gli spettatori di una società in un pessimo momento della sua storia, facile per i pochi lettori di poesia. Ci dovrete fare l'orecchio. Basta. Qaunto al resto, seguirete come potrete le vicende un pò indecenti di questa tragedia che finisce ma non comincia - fino al momento in cui riapparirà la mia ombra. A quel momento le cose cambieranno; e questi versi avranno una loro grazia, dovuta, stavolta, a una certa loro oggettività."
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